BIOGRAFIA
Antoniucci Volti, dal suo vero nome Voltigero, era uno scultore, disegnatore e incisore francese di origini italiane, nato nel 1915 ad Albano laziale e morto a Parigi nel 1989. La passione di lavorare con la materia gli è stata trasmessa dal padre. Volti si unì alla School of Decorative Arts di Nizza nel 1928, e nel 1932 decise di trasferirsi a Parigi, dove frequentò le lezioni di Jean Boucher alla School of Fine Arts. Ha tratto ispirazione per le sue creazioni artistiche in particolare dal corpo femminile, che ha cercato di ingrandire, sublimare e glorificare. Ogni giorno faceva schizzi di modelli viventi, per aiutarsi a cogliere i contorni unici del corpo femminile nel modo più preciso possibile. Le sue creazioni, che uniscono bellezza e fascino a curve, linee e rotondità di ogni silhouette, sono carnali e sensuali. È uno scultore straordinario che ci riconcilia con la bellezza. La sua arte fa parte di una tradizione: non nega l'eredità del passato, l'eredità di Rodin, Maillol, Henry Moore, ma la integra in una nuova forma, che conforta e ci dà piacere immediato: La sua scultura è liscia, rotonda, umana. Nulla è acuto in lei, anche nelle sculture più geometriche che ricordano l'arte di Henry Moore, niente è aggressivo e tutto ricorda la vita. È un architetto della donna, la sua scultura può essere monumentale o piccola, ma è sempre rigorosa, equilibrata, stabile. L'elemento più straordinario che caratterizza il talento della scultura di Volti sono i "vuoti": questi spazi che gli scultori classici e moderni riempiono perché solo Volti è stato in grado di rispettare, gli spazi vuoti in un corpo accovacciato (Intimità) o piegato su se stesso (La Notte) la capacità di lavorare la terra dandole la vita e il movimento dei corpi dei suoi modelli. Questo è ciò che lo rende un artista molto ricercato conosciuto in tutto il mondo. Il lavoro dell'artista appartiene allo stesso stile di quello di Rodin, Bourdelle e Maillol. Le sue opere, presenti in numerose città francesi, tra cui Parigi, Cannes, Orleans, Angers, Colombes e Nantes, sono conservate in collezioni pubbliche ed anche in collezioni private come quella di Alain Delon, che conta due Muse di Volti. Una fondazione museale gli è dedicata nella città di di Villefranche-sur-Mer dove ha sempre vissuto.